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12 Gennaio 2020

Sistema di videosorveglianza nel condominio

I sistemi di videosorveglianza (o impianti TVCC) sono diventati oggi uno strumento imprescindibile in moltissime realtà private e commerciali.

Basta pensare ai molteplici usi che un sistema di sicurezza di questo tipo può garantire nella protezione dei beni, delle persone e anche nei processi di automazione.

Come funziona un impianto di videosorveglianza

Un sistema di videosorveglianza è generalmente composto da un DVR (Digital Video Recorder) collegato ad una serie di telecamere, in numero variabile a seconda delle possibilità del DVR. In moltissime realtà commerciali spesso viene abbinato anche un monitor specifico per permettere la corretta visualizzazione delle immagini registrate in tempo reale.

Negli ultimi anni si è sempre più diffusa la necessità di installare impianti di videosorveglianza nei condomini a Roma, realtà resasi necessaria dai numerosi incidenti avvenuti vicino alle mura domestiche. In questo modo è divenuto possibile garantire una sempre maggiore sicurezza ai condomini dello stabile e garantire un importante effetto deterrente nei confronti di malintenzionati.

Un sistema di videosorveglianza, spesso unito ad un impianto di allarme, è infatti considerato uno dei maggiori deterrenti per soggetti malintenzionati.

La videosorveglianza nei condomini – Obblighi normativi

Vediamo adesso come funziona nello specifico la videosorveglianza all’interno del proprio palazzo.

La Techno Security negli ultimi anni si è specializzata in questo tipo di installazioni prevenendo in moltissimi casi tentativi di furto o di atti vandalici e l’esperienza ad oggi maturata ci permette di essere un punto di riferimento nel mercato della sicurezza.

Per installare un sistema di telecamere a protezione del proprio condominio (cancello comunale di entrata, atrio di ingresso nel palazzo ecc) ci deve essere prima di tutto un’assemblea dello stesso stabile che ne richieda la specifica installazione. I condomini infatti, una volta riuniti potranno decidere o meno sull’installazione di specifiche telecamere a protezione dei luoghi comuni (ingresso, portone, androne, garage, cortile, giardino).

Affinché sia approvata la delibera è necessario che siano soddisfatti due requisiti:
– che almeno la metà degli intervenuti più uno abbia votato a favore
– che almeno la metà del valore (in millesimi) dell’edificio abbia votato a favore

La riforma del Codice Civile ha previsto un articolo specifico (1122 ter) per l’installazione di un impianto di videosorveglianza. La stessa materia è inoltre normata dal Regolamento Ue 679/16 cd. GDPR e il D.lgs 101/2018. Oltre a quanto citato è importante che l’amministratore abbia chiari quali siano gli adempimenti obbligatori previsti anche in termini di privacy (Privacy Impact Assessment).

A tal fine è bene ricordare che la necessità di installare un sistema di videosorveglianza deve soddisfare 4 requisiti fondamentali:
• Liceità
• Finalità
• Necessità
• Proporzionalità

Questi requisiti servono per proteggere la privacy dei singoli condomini all’interno dello stabile e garantire un utilizzo benefico per l’intero stabile e non per il singolo condomino.

Dove installare l’impianto di videosorveglianza nel condominio

L’installazione del DVR, per ragioni di sicurezza, deve essere installato e custodito in un luogo chiuso non accessibile ad estranei.

Quando è possibile vedere immagini registrate nel condominio

Le immagini possono essere visionate solo ed esclusivamente da persone autorizzate e precedentemente identificate dallo stesso amministratore di condominio qualora vengano motivate da necessità ben definite (illecito, danneggiamento delle parti comuni, intrusione, furti) e dopo apposita denuncia alle forze dell’ordine.

In questo caso le forze dell’ordine, insieme al supporto dell’azienda installatrice, potranno procedere all’estrapolazione delle immagini e raccoglierle come prove dell’illecito.

Privacy negli impianti di videosorveglianza dei condomini

Uno degli aspetti più importanti rimane senza dubbio la privacy.

Per legge ogni impianto di videosorveglianza deve prevedere un apposito cartello che ne indichi le finalità e i titolari del trattamento dei dati ( il condominio stesso). Spesso quest’ultimo diventa un vero e proprio deterrente ancor prima delle telecamere, facendo propendere i malintenzionati per uno piuttosto che un altro stabile. Per legge le telecamere possono riprendere e conservare le immagini per 24/48 ore fino ad un massimo di 7 giorni. (si pensi per esempio ai giorni festivi in cui diventa necessaria la registrazione dell’interno week end).

La mancata osservazioni delle norme previste dal Codice Civile può portare a sanzioni amministrative e penali nei confronti del titolo del trattamento dei dati (che come abbiamo detto prima è lo stesso condominio). In alcuni casi più gravi la sanzione può essere anche di natura monetaria con importi che vanno dai 30.000 euro fino a 180.000 Euro.

Da questo l’importanza di sensibilizzare l’amministratore del condominio a porre la massima attenzione nella scelta del sistema di videosorveglianza e nell’ottemperanza di tutti i procedimenti necessari.

Sempre in tema di privacy è importante sottolineare che ogni condomino ha diritto di installare una o più telecamere a tutela della sua proprietà con l’unica accortezza di rispettare l’angolo delle riprese agli spazi di propria esclusiva pertinenza (ad esempio porta d’ingresso dell’abitazione).

Rimane vietata qualsiasi forma di ripresa video che abbia come oggetto le aree comune e le zone private altrui.

Impianto di videosorveglianza in condominio con portiere dipendente

Qualora nel condominio sia presente un portiere dipendente dello stesso condominio gli step da seguire si incrementano di un ulteriore tassello: in questo caso dovrà infatti essere richiesta all’ufficio provinciale dell’Ispettorato del Lavoro una specifica autorizzazione, allegata ad una relazione tecnica di sicurezza sulle motivazione che hanno portato alla scelta di installare un sistema di videosorveglianza.

Il solo consenso del portiere non sarà sufficiente senza l’autorizzazione dell’Ispettorato.

Per qualsiasi informazione non esitare a contattarci per ricevere ulteriori informazioni.