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08 Febbraio 2024

Miglior antifurto Roma: cosa scegliere

Guida alle tipologie antifurto Roma

Installare un impianto antifurto o di allarme non è considerata una priorità da molte famiglie o aziende italiane. Eppure, il fenomeno dei furti non è un’ipotesi lontana, ma una possibile realtà: nel periodo da gennaio a ottobre 2022, i furti e le rapine sono aumentati rispettivamente del 20% e del 18%. Nello specifico, secondo le statistiche de Il Sole 24 Ore dello stesso anno, Roma si classifica come la terza città in Italia per denunce di furti e quinta nella classifica generale della criminalità. Un dato che dovrebbe far avvertire l’installazione di un sistema di sicurezza come una priorità.

Eppure la realtà è ben diversa. Solitamente, si prende la decisione di installare un impianto di allarme dopo aver subito un’intrusione da parte dei malviventi. È solo dopo quel momento che si pensa di ricorrere ai ripari affinché non si ripeta più lo stesso evento. L’atteggiamento di trovare una soluzione quando si è già vissuto il problema, in generale, ricorre purtroppo in vari eventi della vita, ma il discorso è valido soprattutto nel campo dei furti: di solito ci si convince a installare un impianto antifurto quando si è stati già derubati.

L’ideale sarebbe cambiare questa mentalità e modo di operare e provvedere a installare un impianto antifurto così come ci si reca a comprare l’arredamento e gli infissi nuovi.

Sicuramente tu avrai speso molto per arredare la tua casa o attività commerciale, un ladro invece ci mette poco a distruggere tutti i sacrifici e le spese che hai sostenuto negli anni per costruire il tuo progetto e dargli una forma.

Le soluzioni per avere una casa, attività commerciale o azienda sicura esistono e differiscono a seconda della tipologia dell’edificio e delle esigenze di sicurezza. Prima di vederle nel dettaglio, capiamo da cosa è composto un impianto antifurto.

Impianto antifurto: com’è fatto

Un impianto antifurto è costituito da vari componenti, che coesistono e comunicano in un sistema che ha l’obiettivo di allontanare la possibilità di un’intrusione o avvisare di un accesso alla proprietà da parte di un estraneo. I dispositivi che compongono un impianto antifurto sono:

  • la centrale, cuore del sistema, dove vengono collegati tutti gli apparati e che gestisce tutti i componenti. Data la sua importanza, è da installare in un luogo nascosto e custodito.
  • La sirena, interna o esterna, collegata alla centrale, che allerta dell’avvenuta intrusione attraverso una segnalazione acustica.
  • I sensori, che hanno il compito di rilevare un movimento e trasmettere il segnale alla centrale per far partire l’allarme.
  • Moduli di comunicazione: combinatore telefonico GSM per ricevere chiamate o SMS in tempo reale in caso di allarme e indirizzo IP per gestire l’impianto in rete e ricevere in tempo reale una notifica push sullo smartphone in caso di allarme.
  • Dispositivi di comando, quali il telecomando o il lettore chiavi, per attivare e disattivare l’impianto.

Il funzionamento dell’impianto antifurto parte quindi dalla rilevazione di un movimento registrato dai sensori e trasmesso alla centrale, che elabora tutti i segnali in ingresso e uscita e gestisce lo scattare dell’allarme in base a ciò che è stato stabilito in fase di programmazione.

Quando scatta l’allarme, il sistema allerta i numeri di telefono predefiniti in fase di configurazione e anche le forze dell’ordine per bloccare l’intrusione.    

Tipologie miglior antifurto Roma

È appurato che proteggere la propria casa, attività commerciale o azienda è una necessità di cui tener conto, anche se molto spesso non è avvertita come priorità. Una volta presa la decisione di difendersi installando un impianto antifurto, bisogna però, prima di tutto, valutare le tipologie di impianto migliori per le proprie esigenze. La riflessione coinvolge due punti:

  • la valutazione delle aree da proteggere, se sono interne o esterne (volumetrico e perimetrale);
  • la tipologia di collegamento dell’impianto antifurto (cablato e wireless).

Per scegliere il miglior antifurto Roma è fondamentale prima conoscere la tipologia del proprio edificio e le proprie necessità in termini di sicurezza. Prima dell’installazione effettiva dell’impianto, i tecnici specializzati effettuano un’analisi del rischio dello spazio da proteggere e in base a questo studio progettano e realizzano un sistema su misura e specifico per le necessità di difesa dell’edificio. Vediamo nel dettaglio le varie tipologie di impianto antifurto.

Antifurto interno: impianto volumetrico

Questo impianto antifurto è ideale per appartamenti o edifici che non prevedono una zona esterna come un giardino o un cortile.

I sistemi volumetrici infatti sono progettati per la sicurezza interna della casa o degli edifici commerciali. I sensori per interno, i sensori volumetrici appunto, sono apposti sulle pareti e hanno il compito di individuare una presenza all’interno della stanza attraverso la rilevazione di un movimento o la variazione di temperatura data dal passaggio di un essere umano. I migliori sensori volumetrici sono quelli dotati di fotocamera.

Sugli infissi, invece, è consigliato installare sensori magnetici che fanno scattare l’allarme non appena rilevano l’apertura della porta o della finestra o sensori antiscasso che rilevano le vibrazioni degli infissi a seguito di un tentativo di effrazione.

Se si vuole rimanere in casa con le finestre o gli avvolgibili aperti, mantenendo attivo l’allarme, è consigliabile installare sensori sulle grate o sulle persiane. Installando in questo modo i sensori, è possibile evitare il danneggiamento degli infissi e bloccare prima i ladri.

Per installare questo tipo di sistema di allarme, calcolando la presenza di persone in casa o in azienda, si può procedere anche con l’installazione di un impianto a zone, definendo aree limite specifiche oltre le quali scatta l’allarme.

Antifurto esterno: impianto antifurto perimetrale

Se la tua casa o azienda è una villetta o un edificio non compreso all’interno di un condominio, è più opportuno installare un sistema perimetrale che, come accenna la parola stessa, va a coprire e controllare il perimetro della proprietà.

La situazione è monitorata dai sensori perimetrali installati su cancelli, porte, balconi, terrazze da installare in luoghi non evidenti, che fanno scattare l’allarme non appena rilevano un tentativo di intrusione.

Questo tipo di sistema di allarme è ideale per proteggere l’edificio anche con la presenza di persone all’interno, ad esempio durante la notte quando si dorme.

Il miglior punto di forza di questo impianto antifurto è che protegge l’esterno della proprietà, come un giardino, un cortile, una terrazza, dei balconi. I sensori perimetrali, infatti, creano un limite invalicabile oltre il quale scatta l’allarme, un vero e proprio sistema di anti-avvicinamento che mette in fuga i malintenzionati ancor prima che si introducano all’interno dell’edificio.

Antifurto via cavo: impianto cablato

Decidere di installare questo tipo di impianto è la miglior soluzione se si dispone di una predisposizione per il passaggio dei cavi. In questo sistema, infatti, tutti i componenti dell’impianto antifurto sono collegati via cavo, con il principale vantaggio di avere una trasmissione del segnale stabile, affidabile e forte anche su lunghe distanze.

Nel caso in cui non si disponga della predisposizione filare, la si potrà creare attraverso opere murarie. O, come altra soluzione, si può optare per un impianto ibrido, che prevede l’installazione di sensori filari, ove predisposti, e sensori wireless nelle zone dove non è possibile intervenire con opere murarie.

Lo svantaggio principale di questo sistema via cavo è proprio l’intervento sui muri anche nel caso di successive implementazioni e modifiche all’impianto.

Antifurto senza fili: impianto wireless

A differenza dell’impianto cablato, questo sistema non è collegato tramite cavi, ma tutti i dispositivi sono inseriti in una comunicazione wireless, senza fili.

Non essendo un impianto filare e di conseguenza installato nei muri, questo impianto è la soluzione migliore nel caso si preveda di traslocare o integrare in futuro altri dispositivi nell’impianto.

L’unico rischio concreto rispetto all’impianto cablato è la maggior esposizione ad attacchi informatici, dal momento che la comunicazione tra i dispositivi dell’impianto antifurto, quali la centrale, i sensori, le sirene, avviene attraverso segnali via radio e la rete Internet. I sistemi di ultima tecnologia, però, producono una comunicazione codificata e di difficile hackeraggio.

In ogni caso, quando si parla di sicurezza, l’unico punto fermo è la necessità di proteggersi. Ma bisogna farlo affidandosi alla consulenza di professionisti del settore che sappiano consigliare la miglior soluzione per difendere la propria casa, attività commerciale o azienda e installare il miglior antifurto a misura delle proprie esigenze. In generale gli aspetti principali da considerare sono:

  • le caratteristiche e l’ubicazione della casa o azienda;
  • la tipologia di accessi;
  • le proprie esigenze di sicurezza.

Infine, è indispensabile scegliere prodotti di qualità, che evitino lo scattare di falsi allarmi e assicurino un corretto funzionamento dell’impianto.

Affidarsi a professionisti del settore è la miglior scelta per investire in un impianto stabile, sicuro e monitorato da tecnici specializzati anche nel momento successivo all’installazione.

Se anche tu hai bisogno del miglior antifurto Roma, contattaci al numero 06 9838 7298. Ti risponderemo immediatamente per studiare e progettare la miglior soluzione di sicurezza per te e i tuoi spazi.