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06 Dicembre 2019

A chi affidare l’installazione di un impianto di sicurezza?

Quando si decide di installare un sistema di sicurezza e si cominciano a cercare informazioni su internet si possono incontrare due diverse soluzioni: acquisto effettivo del sistema di sicurezza (impianto di allarme o videosorveglianza in primis) o comodato d’uso.

Meglio un preventivo chiavi in mano o con canone mensile?

Sono due proposte commerciali differenti: nel primo caso l’installatore offre un impianto di sicurezza chiavi in mano (fornito in opera) con le relative garanzie europee applicate e con l’utilissima possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste (IVA al 10% se l’impianto viene installato sulla prima casa + detrazione fiscale IRPEF del 50% nel computo delle spese di ristrutturazione); spesso viene proposto anche un contratto di manutenzione annuale dell’impianto che l’utente può decidere se sottoscrivere o meno (parliamo in questo caso di società strutturate che abbiano al loro interno un organico tale da permettere questo tipo di servizio.

Il progetto del sistema di sicurezza viene effettuato da un professionista che in base alle reali esigenze del cliente ed alle condizioni specifiche di sicurezza richiesta sa quale prodotto prendere in considerazione e quale sensoristica installare.

Dall’altro lato ci sono quelle società che chiedono dei canoni mensili a fronte dei servizi offerti: spesso in questo caso vengono proposti kit di allarme a prezzi di fabbrica e un compenso per un canone mensile che riguarda il collegamento con una centrale operativa. Si tratta di società monomarca che quindi utilizzano lo stesso sistema per qualunque tipo di esigenza e dispongono soltanto di 2/3 tipi di sensori da poter installare.

Spesso il servizio consiste nel fare da hub “centro-ascolto” che, in caso di segnalazione di furto, si affida a terze società o rigira l’intervento alle autorità competenti in base alla segnalazione ricevuta, di cui riportiamo alcuni esempi:
Allarme malore -> invio della ambulanza
Allarme intrusione -> invio le forze dell’ordine

La grande differenza risiede, come anticipato prima nella modalità di acquisto dell’impianto di sicurezza. In questo secondo caso infatti ci si trova di fronte a:

  • Impianto d’allarme in comodato d’uso
  • IVA al 22%
  • Mancata possibilità di beneficiare delle detrazioni fiscali

Purtroppo oggi si tiene sempre meno conto della qualità del progetto di sicurezza che dovrebbe stilare un professionista e il cliente finale viene attirato da prezzi molto bassi che, in quanto a sicurezza, lasciano molto a desiderare rispetto a sistemi molto più professionali presenti nel mercato della sicurezza (RISCO, DAITEM, BENTEL, ARITECH etc)

Quale consiglio diamo noi di Technosecurity?

Quello di affidarsi sempre a professionisti con delle referenze importanti, frutto di un operato svolto egregiamente nel corso del tempo, e non a società che usano come arma campagne pubblicitarie ingannevoli in nome della “sicurezza” ma, in ultima analisi, finalizzate solo a “fare numeri” a scapito della qualità.

Nelle righe di seguito cercheremo di dare una risposta “online” ai numerosi dubbi che ci vengono posti quotidianamente durante i sopralluoghi nelle case o nelle attività commerciali dei clienti.

Quanto durano le batterie dei sensori dell’impianto di allarme?
Ovviamente la durata è relazionata all’utilizzo del sistema e lo stesso invierà una segnalazione tramite sms almeno 20 giorni prima dell’effettivo esaurimento. Basandoci sui nostri standard, le batterie al litio hanno una durata media di 4 anni. Sarà premura del tecnico verificare lo stato delle stesse durante le manutenzioni periodiche.

Come si attiva e disattiva l’impianto di allarme?
Ci sono cinque possibilità per gestire il proprio impianto di allarme:

  1. tramite Sms (Installando l’apposito combinatore telefonico GSM) attraverso l’invio di un vero e proprio messaggio di testo alla SIM inserita nel modulo;
  2. tramite l’applicazione (da smartphone o tablet), è tra le più comode;
  3. tramite il radiocomando (premendo un tasto);
  4. tramite la tastiera installata all’interno della abitazione (digitando il codice segreto sul pannello posto all’interno dell’appartamento);
  5. tramite l’esclusore a chiave elettronica (strisciando un tag/badge sull’inseritore posto all’interno del frutto posto esternamente alla porta di accesso).

Per gestire l’impianto è meglio utilizzare il telecomando o la tastiera?
Per gestire l’impianto di allarme tramite la tastiera interna è necessario temporizzare i sensori di ingresso. Sconsiglio vivamente di farlo in quanto “regaliamo” secondi preziosi a chi sta “dietro di noi” (se abbiamo noi 30 secondi per entrare e digitare il codice, ce li ha anche un ladro che prova ad entrare nell’area protetta). Pertanto sarebbe ottimale utilizzare il radiocomando o l’applicazione che inviano un comando istantaneo alla centrale di allarme.

Si possono clonare i telecomandi dell’impianto di allarme?
I telecomandi con tecnologia Rolling Code non posso essere clonati in quanto cambiano codice in continuazione, ogni qualvolta che vengono utilizzati. Questa tecnologia applicata appositamente sulla trasmissione di codici impedisce la replica.

Se ancora hai dei dubbi e vuoi risolverli ti consigliamo di compilare il form nella pagina contatti oppure se vuoi risolverli in fretta ti consigliamo di chiamare questo numero 06.98387298